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Veglia della Pace con le Famiglie 2003

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31 dicembre 2003 – Piazza S.Pietro

“Saluto poi […] le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare, che in questa notte di Capodanno hanno vegliato pregando per la pace”. Così il Papa ha concluso quest’anno il messaggio dell’Angelus del primo gennaio Giornata Mondiale della Pace, ricordando la veglia notturna davanti al presepe di Piazza S. Pietro delle famiglie del Movimento dell’Amore Familiare.

É stato, per noi del Movimento, un capodanno davvero speciale, indimenticabile. Ci siamo ritrovati in piazza S. Pietro alle 23 del 31 dicembre, con i nostri bambini svegli ed attentissimi nonostante la tarda ora. A mezzanotte, mentre tutto intorno era una girandola di luci, botti, festeggiamenti e brindisi, abbiamo espresso il nostro ringraziamento per l’anno trascorso e abbiamo affidato al Signore questo nuovo anno, chiedendo la protezione di Maria sulle nostre famiglie e su tutte le famiglie del mondo. è stato questo il nostro modo di festeggiare l’arrivo del nuovo anno, con canti e flambeaux. A seguire, con la piazza chiusa per ragioni di sicurezza, siamo rimasti in uno spazio riservato a noi in prossimità delle transenne di delimitazione della piazza e, a turni di un’ora fino alle 7 di mattina, ci siamo avvicendati in una preghiera incessante per chiedere la pace dentro e fuori le famiglie. Era questo il tema della veglia, una veglia per la pace animata da famiglie, per testimoniare che i germi della pace vera, devono essere presenti dentro il luogo privilegiato della crescita e della formazione di ogni uomo. Ogni turno è stato animato da una delle comunità del nostro Movimento. Alcuni passanti si sono uniti alla preghiera, altri si sono avvicinati per chiedere chi fossimo, altri ancora si sono limitati semplicemente a curiosare o sono passati oltre. Ad ogni cambio di turno una coppia di sposi delle comunità del Movimento ha avuto la possibilità di entrare nella piazza e di arrivare fino al presepio per depositare un mazzo di fiori a nome di tutti. A notte inoltrata, data anche l’umidità molto alta, il freddo si faceva sentire, tuttavia ci siamo incoraggiati scambiandoci coperte e sorrisi, perché il saperci lì davanti a quel presepe alle prime luci dell’alba di questo nuovo anno, era più forte del freddo e della stanchezza.

In un’epoca in cui alcuni vorrebbero considerare la famiglia un fenomeno “in via di estinzione”, la testimonianza di famiglie protagoniste nella costruzione della pace nel mondo, è un segno molto significativo.

A mezzogiorno del mattino successivo ci siamo ritrovati in una piazza S. Pietro gremita. Qui, accogliendo con gioia il saluto del Santo Padre, ci siamo sentiti strumento dell’annuncio di pace e di amore che la Chiesa porta al mondo incessantemente da secoli. Ringraziamo veramente il Signore per questa indimenticabile esperienza.