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Veglia di preghiera per l’unità e l’amore in tutte le famiglie del mondo 2006

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31 dicembre 2006 – Piazza S.Pietro

Programma:

La Veglia per la pace e le famiglie dal titolo “Veglia di preghiera per l’unità e l’amore in tutte le famiglie del mondo”, si terrà in Piazza S. Pietro per tutta la notte: a partire dalle ore 23.30 di Domenica 31 dicembre fino alle 7.00 del mattino di Lunedì 1 gennaio.

Ai presenti, come anche a chi verrà solo per qualche minuto a qualsiasi ora della notte, verrà consegnato un cero che potrà essere deposto davanti al Presepe come segno di luce e di speranza, presentando al Signore e alla Santa Famiglia le sofferenze e le gioie di ogni famiglia.

PROGRAMMA DETTAGLIATO DELLA VEGLIA NOTTURNA

Ore 23.30 – Appuntamento delle famiglie e dei bambini davanti al Santo Presepe nell’area transennata.

Ore 23.45 – Canto di inizio a cui parteciperà un gruppo dei giovani del Don Orione.

Breve Prolusione da parte di Sua Ecc. Mons. Giovanni Coppa che dà inizio alla S. Veglia con una Preghiera.Ore 24,00Accensione dei flambaux e festeggiamento del nuovo anno con un canto di gioia e di affidamento al Signore. Seguono i turni di preghiera silenziosa fino alle ore 07,00.

Ore  7.00 – Orazione conclusiva davanti alla Santa Famiglia di Nazareth e canto finale di lode a Dio.


Significato

La famiglia ha bisogno di ritrovare l’unità e il senso di se stessa, per il bene di tutti i suoi componenti e per l’intera società.
La famiglia ha bisogno di luce e di amore per ritrovare se stessa: questa luce e questa tenerezza di pace e di affetto si diffondono dal Mistero del Natale e del Santo Presepe. Fede e valori della vita e della Pace che Gesù ci affida per costruire le famiglie e un mondo migliore.

Nel video una sintesi della Veglia

Dalla serata della veglia:

Così ha aperto la veglia S. E. Mons. Giovanni Coppa:

1. “Carissimi, un caro saluto a voi, che iniziate questa veglia di preghiera davanti al Presepio di Piazza San Pietro. Appartenete al Movimento dell’Amore Familiare, e formate il Centro “Famiglia Piccola Chiesa”. Saluto il caro Don Stefano. Qui, davanti al Presepio, il nome del vostro Movimento acquista il suo vero significato perché l’amore che anima le vostre famiglie, si è manifestato pienamente a Betlemme, dove è nato il Figlio di Dio, mandato dal Padre a salvarci. E dire “Famiglia Piccola Chiesa” qui, presso la Basilica di San Pietro, cuore della Chiesa a cui tendono tutti i credenti del mondo, e dirlo sotto le finestre del Papa, significa che voi siete direttamente e profondamente inseriti nella Chiesa. Avete fondato le vostre famiglie col sacramento del matrimonio, e così siete divenuti strumenti dell’amore di Dio nelle vostre famiglie, nelle quali formate la Chiesa. Quell’amore che vi siete giurato davanti a Dio, nella sua Chiesa; quell’amore di cui voi circondate i vostri figli, brilla stanotte più di tutte le stelle messe insieme, perché è inondato dalla luce che si sprigiona dal Presepio. Bravi, mi rallegro tanto con voi.

2. Mi rivolgo soprattutto ai bambini, che sono venuti qui con voi, senza aver paura del freddo della notte […] Nella Notte di Natale il Santo Padre ha detto che il Verbo, il Figlio di Dio, la Parola del Padre, è diventata piccola piccola per farsi Bambino come voi. A Natale tutti i bambini sono resi grandi dall’amore di Gesù. Prima che Lui nascesse, i bambini non avevano nessuna dignità, nessun diritto […] Con Gesù è cominciata per ogni bambino una vita nuova: Gesù vuole che ogni bambino sia rispettato, protetto e amato […] Ha detto il Papa, in ogni bambino, c’è Gesù. Ecco, quanto vi ama Gesù, e quanto vi ama il Papa, che pensa a voi e parla di voi proprio a Natale.

3. Carissimi amici. Quanto è bello che stanotte vi troviate qui. Ci sono tanti motivi per dare a questa Veglia un significato veramente grande. Anzitutto in questa domenica 31 dicembre che sta per finire, c’è stata la Solennità della Santa Famiglia di Nazaret. La spiritualità della Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, è certamente la luce che illumina il vostro cammino di famiglie cristiane nelle strade che il Signore ha tracciato per voi, nelle gioie e nelle consolazioni che avete ogni giorno, nelle difficoltà e nelle prove che talora vi toccano. Nella Messa della S.Famiglia, S.Paolo vi ha detto: “Voi siete eletti di Dio, santi e amati; perciò rivestitevi di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.”. (cfr. Col 3,12).[…]

4. Poi, oggi, 1° dell’anno, è la Solennità di Maria SS. Madre di Dio: l’Anno Nuovo è affidato all’intercessione alla protezione di Maria. A Betlemme Maria ha generato Gesù, Capo della Chiesa, e nello stesso tempo ha generato noi, membra del suo Corpo mistico. Gesù ha voluto nascere da una Donna, per essere in tutto simile a noi, eccetto il peccato, e per farci diventare figli […] (Gal 4,4ss). Qui al Presepio, dove sorride il Bambino di Betlemme, accorrono i pastori del popolo di Israele e i tre Re venuti da un misterioso paese d’Oriente; qui siamo diventati tutti fratelli e sorelle, qui impariamo a vivere come fratelli e sorelle, ad amarci, ad aiutarci gli uni con gli altri, pensando soprattutto a quelli che soffrono di più. […]

5. Ma il 1° dell’Anno è anche la Giornata Mondiale della Pace. Stamattina il Santo Padre celebrerà la solenne Messa a San Pietro, alla presenza degli Ambasciatori di tutte le Nazioni del mondo presso la Santa Sede. […] Quest’anno nel suo II Messaggio per la Giornata, Benedetto XVI ha proposto questo bellissimo tema: “La persona umana, cuore della pace”. […] Il Papa ha fatto a noi cristiani quest’augurio: “Ogni cristiano si senta impegnato ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti. Il cristiano non si stancherà di implorare da Dio il fondamentale bene della pace. Sentirà la fierezza di servire con generosa dedizione la causa della pace, andando incontro ai fratelli, specialmente a coloro che, oltre a patire povertà e privazioni, sono anche privi di tale prezioso bene. Gesù ci ha rivelato che ‘Dio è amore’…In Cristo noi possiamo trovare le ragioni supreme per farci fermi paladini della dignità umana e coraggiosi costruttori di pace” (Messaggio 2007, n.16).

6. Carissimi, ma forse vi chiederete: cosa faremo per portare la pace? In questo mondo ostile e indifferente? Ma proprio per questo dovete impegnarvi, perché oggi c’è bisogno di testimoni credibili dell’amore di Dio per l’uomo. Voi siete questi testimoni. Voi siete soprattutto in mezzo alle famiglie. La preghiera vi darà la forza necessaria. La Veglia che avete iniziato è già un grandissimo contributo alla pace, perché la volete vivere come “preghiera per l’unità e l’amore in tutte le famiglie del mondo” come è scritto nell’invito che avete diffuso. Sì, impegnatevi per la pace nelle famiglie. Lavorate perché in esse regni sempre l’amore di Dio e dei fratelli, la grazia di Dio, la pace di Dio. E soprattutto fate respirare ai vostri figli questa atmosfera di fede e di pace: questo è il compito principale dei genitori, oggi. Questa è per voi la chiamata all’apostolato dei laici, che ha fatto il Concilio Vaticano II: contribuire in prima persona all’elevazione umana e intellettuale, e alla santificazione dei vostri figli, nell’esercizio di un dovere, che, dopo quello di trasmettere la vita fisica, è quello più alto dei laici sposati. […]

7. Carissimi. Quanti motivi avete per animare questa Veglia, prendendo ispirazione dai grandi tesori che la Chiesa offre in questi giorni alle famiglie: il modello della Santa Famiglia di Nazareth, l’amore di Maria SS Madre di Dio, la costruzione della pace. Vi ho offerto alcune piste per la preghiera di questa notte. Ma valgono anche per la vostra vita di ogni giorno. Siate uniti! Siate fedeli! Siate educatori! Siate apostoli! È il mio augurio più cordiale: Buon Anno a tutti, con l’amore di Maria, e la benedizione di Gesù Bambino!”

( dall’omelia di S. E. Mons. Giovanni Coppa all’apertura della veglia )


Dall’Angelus del 01 gennaio 2007:

[…] Quest’oggi contempliamo Gesù, nato da Maria Vergine, nella sua prerogativa di vero “Principe della Pace”. Egli “è la nostra pace”, venuto ad abbattere il “muro di separazione” che divide gli uomini e i popoli, cioè “l’inimicizia”. Per questo, sempre Paolo VI, di venerata memoria, volle che il 1° gennaio diventasse anche la Giornata Mondiale della Pace: perché ogni nuovo anno incominci nella luce di Cristo, il grande pacificatore dell’umanità. Rinnovo quest’oggi il mio augurio di pace ai Governanti e ai Responsabili delle Nazioni e degli Organismi internazionali e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Lo faccio particolarmente con lo speciale Messaggio che ho preparato insieme ai miei collaboratori del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e che quest’anno ha per tema: “La persona umana, cuore della pace”. Esso tocca un punto essenziale, il valore della persona umana, che è la colonna portante dell’intero grande edificio della pace. Oggi si parla molto di diritti umani, ma spesso si dimentica che essi hanno bisogno di un fondamento stabile, non relativo, non opinabile. E questo non può che essere la dignità della persona. Il rispetto per questa dignità comincia dal riconoscimento e dalla tutela del suo diritto a vivere e a professare liberamente la propria religione.Alla Santa Madre di Dio rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera, perchè si sviluppi nelle coscienze il sacro rispetto per ogni persona umana e il fermo ripudio della guerra e della violenza. Aiutaci, Maria, Tu che hai dato al mondo Gesù, ad accogliere da Lui il dono della pace e ad essere sinceri e coraggiosi costruttori di pace.

[…]

[Al termine il Papa ha salutato i pellegrini in diverse lingue. In Italiano ha detto:]

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua italiana, in particolare i Giovani Orionini partecipanti al “Capodanno Alternativo” e il Movimento dell’Amore Familiare, che hanno vegliato questa notte in Piazza San Pietro pregando per la pace e l’unità in tutte le famiglie del mondo […]

Il testo completo dell’Angelus è disponibile sul sito della Santa Sede